CRONACHE DAL SALONE DEL MOBILE – MILANO

Salone del Mobile Milano Vele Fuksas

Salone del Mobile – La nave di Massimiliano Fuksas

Tutti gli anni andiamo a visitare – rigorosamente a turni – il Salone del mobile di Milano. E ogni anno quello che portiamo a casa è meraviglia, stanchezza e un assaggio delle tendenze.

MERAVIGLIA

La magia è immediata, quando si arriva al Salone. Attraversare il Ponte dei Mari e lasciarsi traghettare dai nastri trasportatori sotto le vele di Fuksas dà già valore al viaggio. Negli ultimi anni, poi, siamo stati fortunati e ci hanno accolti anche la luce del sole e il cielo azzurro, che diventano complici della meraviglia della struttura architettonica.

STANCHEZZA

La nostra giornata al Salone è sempre intensa: non abbiamo molto tempo e vogliamo riuscire a raccogliere il più possibile! Corriamo da un padiglione all’altro lasciando che gli occhi intuiscano ciò che li colpisce e ci permettano di identificare spunti e tendenze.

Lago + Cattelan

Immancabili sono i pit-stop dai nostri fornitori, che – oltre a rifocillarci – ci illustrano quello che con la sola vista non vediamo: nuove finiture, colori e materiali disponibili, nuove modularità e nuove funzioni (in particolare per il mondo degli elettrodomestici). Ma non trascuriamo gli altri stand: ognuno di noi ha un’azienda di cui vorrebbe essere rivenditore o che ritiene innovativa in qualche campo e poterla vedere al Salone è sempre motivo di esaltazione. Maurizio, per esempio, rimane sempre rapito da Campeggi, mentre Beatrice adora Vitra.

Infine, a molti di noi piace respirare l’aria del Fuori Salone. Qualcuno preferisce zona Tortona, qualcuno Brera, qualcuno Moscova, ma la stanchezza di fine giornata è assicurata per tutti!

Cantori + Cantiero

LE TENDENZE

Una volta lasciati sedimentare informazioni e spunti, cerchiamo di trarre le nostre conclusioni e di riconoscere la direzione comune ai tanti padiglioni e ambienti che ci hanno coinvolto.

Ecco che, quest’anno, vogliamo condividere le nostre sensazioni con voi:

  • Il minimalismo e i colori freddi sono abbandonati in favore dello spazio pieno e dei colori della terra. La tecnologia ha la meglio nel settore elettrodomestici e cucina, ma per il resto della casa viene ricercato un calore “analogico” e le finiture preziose e in tessuto, come a sottolineare (o auspicare) la fine della crisi e dell’austerità.
  • Il legno, in quanto elemento naturale, rivive un periodo di splendore: ne sono esempio carte da parati in pannelli di legno, inserimento di particolari elementi in legno – o che si fingono legno – e  reintepretazione del classico mobilio in legno in chiave contemporanea.

  • Tra gli elettrodomestici c’è un fiorire di accessori per piani a induzione: dalla bistecchiera alle cappe integrate al piano cottura. Inoltre, Miele ha presentato un forno innovativo, il Dialog, che – come il nome stesso lascia intendere – parla con il cibo: le onde elettromagnetiche cuociono il cibo a seconda della qualità degli alimenti e accorciano la durata della cottura anche a basse temperature.
  • In cucina la tendenza è “nascondere”. Nelle case di oggi le cucine fanno parte del soggiorno, tuttavia si sente il bisogno di poterne celare la zona operativa, non sempre in ordine. Della chiusura automatica di una cucina Valcucine potete vederne il video, con tanto di rubinetto che ruota, ma sono tante le aziende produttrici che vanno in questa direzione.

 

  • L’applicazione della tecnologia c’è, in realtà, anche laddove non si direbbe: si veda la finitura XGlass di Lago. Il marmo viene “digitalizzato”. La sua immagine è trasferita su vetro opaco e, così, attualizzata.
  • Sempre più ogni elemento nella casa è occasione di arredo: dai vasi, alle pareti, ai caloriferi.

 

Quello che ci portiamo a casa, ogni volta, è la conferma di quanto sia bello il nostro lavoro!

 

 



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